La Cassazione a Sezioni Unite e le intercettazioni cd itineranti. Un commento alla sentenza Scurato sull’utilizzo del captatore informatico (trojan)

L’Autore analizza il tema dell’uso del captatore informatico quale strumento investigativo. In particolare, prendendo le mosse dalla recente sentenza delle Sezioni Unite 1° luglio 2016 (ud. 24 aprile 2016), n. 26889, Scurato, si occupa delle intercettazioni cd. itineranti tra presenti e la loro utilizzabilità nei procedimenti per delitti di criminalità organizzata nonchè del diverso problema delle intercettazioni tra presenti fuori dai locali di cui all’art. 614 cod. pen
In attesa delle necessarie modifiche normative, l’Autore solleva alcuni rilievi e una lieve critica sulle occasioni mancate che avrebbero potuto fare chiarezza una volta per tutte su un tema cosi complesso e articolato. Una maggiore analisi nel tratteggiare tutte le necessarie garanzie avrebbe potuto rendere più certo, trasparente e rassicurante l’uso da parte della magistratura e delle forze di polizia dello strumento investigativo più invasivo ma anche più utile degli ultimi decenni.